san Paolo

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D’improvviso lo avvolse una luce dal cielo (At 9,3)

lunedì 19 novembre 2012

Elisabetta d'Ungheria e le missioni don Bosco


La scorsa settimana si ricordava santa Elisabetta d'Ungheria, terziaria francescana.
La sua storia è un esempio mirabile e impressionante di virtù
e di amore a Cristo nei poveri.
 

Elisabetta conobbe ed amò Cristo nei poveri




Elisabetta incominciò presto a distinguersi in virtù e santità di vita. 
Ella aveva sempre consolato i poveri, ma da quando fece costruire un ospedale presso un suo castello, e vi raccolse malati di ogni genere, da allora si dedicò interamente alla cura dei bisognosi.

Distribuiva con larghezza i doni della sua beneficenza non solo a coloro che ne facevano domanda presso il suo ospedale, ma in tutti i territori dipendenti da suo marito. 


Arrivò al punto da erogare in beneficenza i proventi dei quattro principati di suo marito e da vendere oggetti di valore e vesti preziose per distribuirne il prezzo ai poveri.

Aveva preso l'abitudine di visitare tutti i suoi malati personalmente, due volte al giorno, al mattino e alla sera. Si prese cura diretta dei più ripugnanti. Nutrì alcuni, ad altri procurò un letto, altri portò sulle proprie spalle, prodigandosi sempre in ogni attività di bene, senza mettersi tuttavia per questo in contrasto con suo marito.


Dopo la morte di lui, tendendo alla più alta perfezione, mi domandò con molte lacrime che le permettessi di chiedere l'elemosina di porta in porta.


Un Venerdì santo, quando gli altari sono spogli, poste la mani sull'altare in una cappella del suo castello, dove aveva accolto i Frati Minori, alla presenza di alcuni intimi, rinunziò alla propria volontà, a tutte le vanità del mondo e a tutto quello che nel Vangelo il Salvatore ha consigliato di lasciare. 


Fatto questo, temendo di poter essere riassorbita dal rumore del mondo e dalla gloria umana, se rimaneva nei luoghi in cui era vissuta insieme al marito e in cui era tanto ben voluta e stimata, volle seguirmi a Marburgo, sebbene io non volessi. 
Quivi costruì un ospedale ove raccolse i malati e gli invalidi e servì alla propria mensa i più miserabili ed i più derelitti.

Affermo davanti a Dio che raramente ho visto una donna così contemplativa come Elisabetta, che pure era dedita a molte attività. Alcuni religiosi e religiose constatarono assai spesso che, quando ella usciva dalla sua preghiera privata, emanava dal volto un mirabile splendore e che dai suoi occhi uscivano come dei raggi di sole.


Prima della morte ne ascoltai la confessione e le domandai cosa si dovesse fare dei suoi averi e delle suppellettili. 

Mi rispose che quanto sembrava sua proprietà era tutto dei poveri e mi pregò di distribuire loro ogni cosa, eccetto una tunica di nessun valore di cui era rivestita, e nella quale volle esser seppellita. 

Fatto questo, ricevette il Corpo del Signore. 
Poi, fino a sera, spesso ritornava su tutte le cose belle che aveva sentito nella predicazione. Infine raccomandò a Dio, con grandissima devozione, tutti coloro che le stavano dintorno, e spirò come addormentandosi dolcemente.

Dalla «Lettera» al pontefice scritta nel 1232 da Corrado di Marburgo, 
direttore spirituale di santa Elisabetta.


"Voi volete umiliare le speranze del povero,
ma il Signore è il suo rifugio". Salmo 14,6





Missioni Don Bosco Nel Mondo


Da quello che sembrava un sogno oggi sono nate  
più di 3.500 case salesiane in 128 paesi del mondo.


Ovunque il bisogno chiama, là dove povertà, fame, guerre e malattie compromettono la vita di intere popolazioni, le case delle missioni salesiane rappresentano rifugi d'amore e speranza.

 http://nelmondo.missionidonbosco.org
 http://www.missionidonbosco.org
 

L'Associazione NOI PER LORO ONLUS è un'Organizzazione Non Governativa salesiana che ha come scopo istituzionale lo sviluppo dei rapporti con le aziende, al fine di favorire il sostegno di progetti e attività avviati nei luoghi di missione.

Cura la realizzazione di progetti di formazione professionale, avviamento al lavoro, educazione, alfabetizzazione, evangelizzazione, assistenza medico-sanitaria e interviene tempestivamente nelle emergenze.

Insieme per la costruzione di un mondo migliore: ecco cosa significa NOI PER LORO
Il suo nome è il suo programma: aiutare le popolazioni in via di sviluppo a diventare autonome nella propria terra.
A questo fine i missionari di Don Bosco studiano e rendono funzionanti, in collaborazione con le popolazioni indigene, articolati progetti rivolti alla soluzione dei problemi strutturali e culturali delle popolazioni dei Paesi in Via di Sviluppo.


.:. abbiamo costruito più di 5.000 opere:
  • 820 Oratori e Centri di Accoglienza giovanili
  • 534 Scuole primarie
  • 253 Scuole professionali
  • 47 Scuole agricole
  • 915 Parrocchie
  • 195 Opere Assistenziali (Asili, Dispensari per i lebbrosi, Ospedali da campo…)
  • 52 Opere speciali per assistenza ai giovani in difficoltà
 AREE DI INTERVENTO
>> Educazione e formazione scolastica
  • Corsi di alfabetizzazione
  • Corsi di studi primari e secondari
  • Costruzione di scuole
  • Fornitura di materiale didattico
>> Formazione professionale e avviamento al lavoro

PROGETTI DI EDUCAZIONE E DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
  • Realizzazione di laboratori professionali
  • Organizzazione di corsi di formazione
  • Partnership e stage presso aziende locali e aziende straniere
  • Avviamento di progetti ad hoc sviluppati con aziende italiane e straniere
PROGETTI DI AVVIAMENTO AL LAVORO
  • Avviamento nuove imprese
  • Riconversione attività preesistenti
  • Sostegno e collaborazione con imprese locali
>> Agricoltura

PROGETTI AGRICOLI
  • Interventi nei paesi colpiti dalla guerra
  • Fornitura di sementi
  • Preparazione e lavorazione dei terreni coltivabili
  • Ricerca scientifica
>> Sanità

PROGETTI SANITARI
  • Realizzazione di ambulatori e strutture sanitarie
  • Corsi di formazione all'igiene, alla profilassi e prevenzione delle malattie
  • Interventi urgenti in caso di epidemie
  • Interventi di sostegno psicologico a favore di giovani e bambini in territorio di guerra
>> Emergenza

PROGETTI DI EMERGENZA
  • Interventi nei paesi colpiti dalla guerra
  • Catastrofi naturali
  • Carestie
http://www.noiperloro.org/DonaOra/tabid/355/language/it-IT/Default.aspx 


Accade di notte, ad Addis Abeba

Sono più di 40 mila, i bambini di strada della capitale etiopica. C'è chi dice 60 mila. Ma ci sono anche alcuni Salesiani, insieme al Vis, che cerca di riportarli a una vita normale.

 Don Angelo Regazzi e don Dino Viviani sono in Etiopia da molti anni. La loro missione è a favore degli ultimi fra gli ultimi: i 40 mila ragazzi di strada di Addis Abeba (ma c'è chi sostiene che possano arrivare a 60 mila). Per loro è stato creato il progetto “don Bosco children” e il centro che porta lo stesso nome. Nella capitale etiopica questi minori sono considerati la feccia, poco più che animali da mandare via col bastone. I due salesiani, col supporto del Vis-Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, li vanno a cercare di notte, negli anfratti dove si nascondono e dormono. Per proporre loro una vita diversa. Don Angelo, in questo video, spiega come fanno a farli tornare semplicemente ragazzi. Nella foto di copertina (di Margherita Mirabella/Shoot4Change/Vis) la palestra del "Don Bosco Children" dove gli ex ragazzi di strada si esercitano nelle arti acrobatiche e di giocoleria.

http://www.famigliacristiana.it/volontariato/organizzazioni/video/etiopia-agli-estremi-confini.aspx

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