san Paolo

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D’improvviso lo avvolse una luce dal cielo (At 9,3)

venerdì 7 marzo 2014

POLVERE SEI E POLVERE RITORNERAI (Gen 3,19)


                                       

Massimo Troisi - Ricordati Che Devi Morire


Perché mai dovremmo stare a ricordarci che dobbiamo morire?
Per spaventarci o deprimerci o impedirci di vivere in pienezza?

Semplicemente per cercare di vivere concretamente nella nostra reale realtà,
dove facciamo continuamente esperienza che il nostro universo è soggetto ad entropia, e il nostro corpo si va irreversibilmente decomponendo ed ogni cosa che intraprendiamo è soggetta ad una legge di morte, perfino le cose più belle che ci danno un grande entusiasmo come l'innamoramento o l'amicizia o il gioco presto si trasformano in stanchezza e noia e fastidio ecc. ecc.

Ma questa è la legge della nostra vita naturale, finché non incontriamo
la Chiesa nostra Madre che ci annuncia il fatto che Dio stesso nostro Padre celeste
ci è venuto incontro in questa nostra precisa situazione esistenziale, ci ha rivelato che
questa realtà è il frutto del nostro allontanamento da Lui, di quello che chiama il peccato originale, cioè dell'aver creduto a una menzogna del diavolo che ci ha fatto credere che saremmo stati felici separandoci dal nostro Creatore e facendoci noi dèi e signori della nostra vita, finalmente liberi di fare tutto ciò che ci piace.

Nella pienezza del tempo, un momento storico tanto importante che lo chiamiamo "anno 0", il tempo della nostra rinascita, un nuovo inizio, l'inizio di una vita nuova, il Padre celeste ci ha mandato il suo stesso Figlio Unigenito Gesù Cristo, il quale ha assunto la nostra stessa carne, ha condiviso questo nostro stato di debolezza estrema, ha preso su di sé la nostra condizione di morte e il frutto del nostro peccato, e in questo modo ci ha misteriosamente salvati e liberati da quella legge di morte che ci teneva schiavi. Perché nel mistero pasquale, Gesù Cristo è morto sulla croce per i nostri peccati ed è risorto dai morti per la nostra salvezza! E ha tutto il potere di trasfigurare la nostra vita e di donarci un corpo celeste nuovo, immortale, vivo di una vita piena, veramente libero di amare ed essere felice nella gioia vera, come è evidente nella storia di innumerevoli santi e beati che hanno vissuto in questo nostro stesso mondo.

Siamo quindi invitati a ricordarci che siamo polvere, per uscire dalla menzogna della nostra autoreferenzialità, della nostra falsa autonomia, e per fissare lo sguardo a Cristo Signore che viene a salvarci in questa Pasqua 2014 per guarire le nostre ferite profonde e portarci la luce della sua risurrezione, perché anche tutti noi possiamo vivere da risorti e fare della nostra vita un capolavoro.

Maria Madre della Chiesa, Madre di Cristo e Madre nostra interceda per noi e ci guidi nel cammino in questo tempo di quaresima perché ci porti frutti di vita eterna.
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo.

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