san Paolo

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D’improvviso lo avvolse una luce dal cielo (At 9,3)

venerdì 10 aprile 2015

La testimonianza di Abbée De Robert


"LA VITA E' UNA LOTTA 
MA ESSA CONDUCE ALLA LUCE"

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Ho incontrato Padre Pio nel 1955, e senza aver chiesto niente, lui mi ha preso come figlio spirituale e mi ha detto: "Tu sei il figlio del mio cuore e ti prometto assistenza, sempre e dovunque". Ha ripetuto due volte queste parole... 

Poi, in ogni momento eccezionale della mia vita, ricevevo sempre una cartolina mandata dal superiore, stampata: "Padre Pio, prega secondo le tue intenzioni, prega..." Ed aveva sempre due righe scritte a mano. Per esempio un giorno quando facevo il militare, perché' in Francia noi preti facciamo il militare, sono andato in Algeria (La guerra in Algeria) e padre Pio mi aveva avvertito, diciamo con questa cartolina: un giorno ho ricevuto in Algeria una cartolina stampata cosi' e con due righe: "LA VITA E' UNA LOTTA MA ESSA CONDUCE ALLA LUCE". Lotta e luce sottolineati...

Un giorno, o meglio una sera, un commando del Fronte di Liberazione Nazionale d'Algeria attacco' il nostro villaggio e presto io fui preso e mi misero davanti ad una porta insieme ad altri 5 militari, e la' fummo fucilati. Immediatamente io feci l'esperienza strana della DECORPORAZIONE: vidi il mio corpo accanto a me, steso sanguinante, in mezzo ai miei compagni militari, essi pure uccisi e cominciai un'ascensione curiosa, una sorte di tunnel.

E poi d'un tratto ho pensato alla mia famiglia. Subito mi son trovato nella stanza dei miei genitori e la' ho tentato di parlare loro ma essi dormivano e non hanno sentito niente... ma ho visto visitando l'appartamento che un mobile e' stato cambiato di posto. Dopo qualche giorno ho scritto a mia madre ed ho chiesto: Perche' hai fatto questo cambio del mobile e lei mi ha risposto: "Ma come hai fatto a sapere questo?"

E cosi' io salivo dentro questa sorte di Tunnel ed ho pensato a Padre Pio XII ed ho visto anche lui. Subito mi son trovato in camera sua. Abbiamo parlato telepaticamente... 

Poi continuai la mia ascesa, fino al momento in cui mi ritrovai in un paesaggio meraviglioso, avvolto in una luce azzurra e dolce... Non c'era il Sole ma in quel momento ho pensato a questa parola dell'Apocalisse: ".....IL SIGNORE E' LA LORO LAMPADA"... La' vidi migliaia di persone, tutte sui trent'anni e notavo quella donna che era morta a 80 anni ed ora aveva 30 anni... Questa qui' che aveva 2 anni, anch'essa aveva trent'anni ed ho visto parecchie persone che conoscevo...

Lasciai in quel momento questo Paradiso pieno di fiori straordinari sconosciuti da me e la' perdetti la mia natura di uomo e divenni come una goccia di Luce. In quel momento si e' impresso nella mia mente: "TU SEI UNA GOCCIA DI LUCE COME EMANAZIONE DELLA LUCE DIVINA" Ed ho visto migliaia di gocce di Luce. Questa era San Pietro, quella era San Paolo, quella era San Giovanni. Quella tal Santo, quella tal altro...

Lasciai questo livello, sono andato ancora più su e qui con commozione che si capisce bene, vidi MARIA, meravigliosamente bella nel suo vestito di Luce che mi ha accolto con un sorriso straordinario, mi ha abbracciato e baciato... Dietro di lei c'era Gesu', che ha fatto la stessa cosa... 

Poi... Una zona di Luce... pensavo che fosse il Padre e la' sentii il soddisfacimento di tutto quello che potessi desiderare: io conobbi qui la felicita' perfetta, come una certa esperienza dell'eternita'...

Poi bruscamente, mi sono ritrovato con il naso nella polvere e mi ritrovai in terra completamente sbalordito ma in mezzo ai miei compagni. Essi erano veramente morti. Mi sono reso conto che la porta davanti alla quale mi trovavo era crivellata da pallottole che mi avevano attraversato il corpo, perché mi sono accorto che la mia veste era piena di buchi, avanti e indietro ed il mio petto era pieno di sangue, ma sangue mezzo rinsecchito, un po' vischioso. Dunque erano passate due o tre ore. Il mio dorso uguale. 

Ho tolto questa veste e sono andato dal Comandante dall'altra parte.....Ho cercato i buchi nella mia carne ma non ho trovato niente, sono intatto, ma queste pallottole sono entrate nella veste e sono uscite dietro e conficcate nella porta indietro a me. Il Comandante ha gridato: "Ma sei Miracolato! "Eh - ho detto io - forse si'..." 

Parecchie settimane dopo sono andato da Padre Pio, perché questa esperienza mi ha molto marcato, senza dubbio, ed ho visto, quindi, Padre Pio nel salotto di San Francesco e lui come al solito mi ha fatto un segno di amicizia, poi mi ha detto soltanto questo: "Uhhh...Tu... Figliolino mio, quanto mi hai fatto correre, ma ciò che hai visto era tanto bello..." Questo prima che io gli raccontassi qualsiasi cosa, perché lui mi aveva avvertito prima. 

Allora si comprende che io , ora, non ho più' paura della morte perché so cosa c'è dall'altra parte e Padre Pio mi aveva fatto la promessa di assistermi. Sempre mi ha assistito, qua ed anche adesso, sempre... perché ho fatto sei anni e mezzo come confessore nella Basilica di MontMartre e tante volte lui parlava tramite me, tramite la bocca mia... Io mi sentivo parlare e dicevo a me stesso: "Ciò che dici e' bellissimo..." Una volta una italiana e' venuta a confessarsi e lei aveva già conosciuto Padre Pio e Padre Pio ha parlato attraverso di me con il suo timbro di voce. Lei si e' messa a gridare: "Ma questa e' la voce di Padre Pio, e' la voce del Padre!" E' uscita dal confessionale gridando in Basilica: "Qua dentro c'e' Padre Pio nel confessionale!..." Due ore dopo, il Cardinale lo sapeva... questo e' un fatto un po' strano...




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