san Paolo

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D’improvviso lo avvolse una luce dal cielo (At 9,3)

mercoledì 13 ottobre 2010

Il giudizio finale e le 7 opere di misericordia


 Vangelo secondo Matteo (Mt 25, 31-46)

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Il Giudizio finale
31Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. 32Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, 33e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. 34Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: «Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, 35perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, 36nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi». 37Allora i giusti gli risponderanno: «Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? 38Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? 39Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?». 40E il re risponderà loro: «In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me». 41Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: «Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, 42perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, 43ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato». 44Anch'essi allora risponderanno: «Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?». 45Allora egli risponderà loro: «In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me». 46E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».

Caro amico, fratello, se non credi affatto alla realtà dell'Inferno e del Paradiso, come anche del Purgatorio, e pensi che sia roba da vecchiarelle, o se sempre più spesso te ne dimentichi vivendo come se non esistessero, ti invito con forza, anzi ti supplico di osservare molto attentamente queste parole così chiare ed inequivocabili di Gesù Cristo nostro Signore.

Perché se è verissimo che il Dio rivelatoci dal Nazareno è infinitamente paziente e misericordioso, amore gratuito che si dona instancabilmente, desiderando solamente che ci convertiamo a Lui e in tal modo nient'altro che la nostra salvezza, è altrettanto vero che si tratta di un Dio giusto, obbligato proprio dal suo amore a rispettare le nostre scelte e anche a retribuire secondo la sua sapienza, così diversa dalla nostra, i frutti delle nostre opere su questa terra.

Bisogna fare molta attenzione su questo punto nel mantenere il sapiente equilibrio che la Tradizione della Santa Chiesa ha stabilito, perché se punti troppo sul Giudizio, rischi di cadere nel moralismo, nel legalismo e in una falsa immagine di un Dio che incute terrore, il che è davvero micidiale, mentre se punti troppo sulla Misericordia, rischi di cadere nel lassismo e nella presunzione di salvezza, e in fondo la tua vita e l'intera storia perdono significato, riducendosi ad un inutile teatrino, il che è altrettanto micidiale.

Ti invito inoltre a documentarti bene, ad esempio sulle numerose apparizioni che veggenti e mistici vari, in particolare quelli mariani, hanno avuto dell'aldilà negli ultimi tempi; puoi trovarne in questo meraviglioso sito che ti raccomando caldamente: http://medjugorje.altervista.org/index.php?s=aldila

Comunque in questo vangelo le parole di Gesù sono veramente impressionanti, perché non solo si costituisce fratello maggiore e protettore delle persone più povere e deboli nelle loro varie necessità, ma finisce per identificarsi totalmente con loro: "tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me".

Naturalmente, questa è anche una buona notizia per tutti noi che spesso nella vita, forse molto più spesso di quanto pensiamo, siamo questi suoi fratelli più piccoli, stretti dalle necessità più svariate: e allora coraggio se stai soffrendo, perché Cristo si è fatto povero per te, per essere una cosa sola con te, si è umiliato per primo e ti è venuto incontro per aprirti una strada di salvezza, perché in quelle difficoltà tu potessi incontrarti con lui.

Inoltre, come si può facilmente notare, da questo vangelo la Tradizione della Chiesa ha tratto le famose
7 opere di misericordia corporale che vado ad elencare:
  1. DAR DA MANGIARE AGLI AFFAMATI
  2. DAR DA BERE AGLI ASSETATI
  3. VESTIRE CHI E' NUDO
  4. ACCOGLIERE I PELLEGRINI
  5. VISITARE GLI INFERMI
  6. VISITARE I CARCERATI
  7. SEPPELLIRE I MORTI 
Hanno invece altre radici evangeliche, ma la Chiesa assicura che sono altrettanto meritorie, le meno note
7 opere di misericordia spirituale che sono:
  1. CONSIGLIARE I DUBBIOSI
  2. INSEGNARE AGLI IGNORANTI
  3. AMMONIRE I PECCATORI
  4. CONSOLARE GLI AFFLITTI
  5. PERDONARE LE OFFESE
  6. SOPPORTARE PAZIENTEMENTE LE PERSONE MOLESTE
  7. PREGARE DIO PER I VIVI E I MORTI

Non ci resta che riflettere, pregarci un po' su, e darci decisamente da fare! Non so voi, ma io francamente preferisco il Paradiso, preferisco di gran lunga sentirmi dire: "Venite, benedetti del Padre mio..."

Roberto


Eglantyne Jebb"Il futuro è nelle mani dei bambini"

"Che ogni bambino affamato sia nutrito, ogni bambino malato sia curato, ad ogni orfano, bambino di strada o ai margini della società sia data protezione e supporto"

Eglantyne Jebb, fondatrice di Save the Children, 1919
Queste le parole di Eglantyne Jebb, che nel 1919, colpita dalle terribili condizioni di vita dei minori in Europa dopo la prima guerra mondiale, fondò Save the Children.

Eglantyne Jebb fu in grado di anticipare il concetto, rivoluzionario per l'epoca, che anche i bambini fossero titolari di diritti, e cominciò un'opera audace nelle sue rivendicazioni nei confronti delle istituzioni e anticonformista nella sensibilizzazione dell'opinione pubblica e nelle prime forme di raccolta fondi. Nel 1923 Eglantyne scrisse la prima Carta dei Diritti del Bambino , sancendo quelli che sono i diritti inviolabili di cui ogni bambino dovrebbe godere, che successivamente venne adottata dalla Società delle Nazioni, e che in seguitò ispirò l'attuale Convenzione ONU sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza del 20 novembre 1989, oggi ratificata da tutti i Paesi del mondo, ad eccezione degli Stati Uniti e Somalia.

Oggi, a 90 anni dalla sua fondazione, Save the Children è la più grande e importante organizzazione internazionale indipendente per la difesa dei diritti dei bambini, e opera in oltre 120 Paesi al mondo con uno staff di circa 14 mila persone .
"Tutto quello per cui la nostra fondatrice ha combattuto 90 anni fa, è ancora quello in cui Save the Children crede oggi e la base del suo operato in tutto il mondo", afferma Claudio Tesauro , Presidente di Save the Children Italia. "La nostra missione, in Italia come nel resto del mondo, è assicurare ad ogni bambino il rispetto dei suoi diritti - quello alla salute, alla nutrizione, al cibo, ad una dimora, all'educazione - e proteggerli da ogni tipo di violenza, abuso e sfruttamento, ascoltare i minori, coinvolgerli in ogni decisione che li riguarda e impegnarsi affinché il loro punto di vista sia preso in considerazione."
Nel corso degli anni, Save the Children si è occupata dei maggiori problemi che hanno afflitto l'infanzia e l'adolescenza, contraddistinguendosi per la propria indipendenza, laicità e internazionalità.

Nell'estate del 1919 Eglantyne Jebb scrisse a Papa Benedetto XV per avere il supporto della Chiesa contro la carestia. In risposta al suo appello, nel novembre dello stesso anno, il Papa scrisse l'Enciclica "Paterno Iam Diu" , chiedendo a tutte le chiese del mondo di raccogliere fondi per l'infanzia e l'anno successivo, nell'enciclica "Annus iam Planus est" tributò pubblica lode a Save the Children per il suo lavoro. Fu la prima volta nella storia che la Chiesa Cattolica supportò una causa promossa da un'organizzazione aconfessionale.

Tratto dal sito ufficiale: http://www.savethechildren.it/

Ogni anno nel mondo muoiono 8 milioni di bambini.

Un bambino ogni tre secondi!

La maggior parte per cause facilmente prevenibili e curabili.

Non lasciamoli andare.

Dona 2 euro per salvarli, invia un sms al 45503.

Campagna Every One-Save the Children 2010

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