Lettera di Giacomo (5, 1-6)
1 E ora a voi, ricchi:
piangete e gridate per le sciagure che cadranno su di voi!
2Le vostre ricchezze sono marce,
3i vostri vestiti sono mangiati dalle tarme.
Il vostro oro e il vostro argento
sono consumati dalla ruggine,
la loro ruggine si alzerà ad accusarvi
e divorerà le vostre carni come un fuoco.
Avete accumulato tesori per gli ultimi giorni!
4Ecco, il salario dei lavoratori
che hanno mietuto sulle vostre terre,
e che voi non avete pagato,
grida, e le proteste dei mietitori
sono giunte agli orecchi del Signore onnipotente.
5Sulla terra avete vissuto in mezzo a piaceri e delizie,
e vi siete ingrassati per il giorno della strage.
6Avete condannato e ucciso il giusto
ed egli non vi ha opposto resistenza.
Matteo (6, 19-21.24)
19Non accumulate per voi tesori sulla terra,
dove tarma e ruggine consumano
e dove ladri scassìnano e rubano;
20accumulate invece per voi tesori in cielo,
dove né tarma né ruggine consumano
e dove ladri non scassìnano e non rubano.
21Perché, dov'è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
24Nessuno può servire due padroni,
perché o odierà l'uno e amerà l'altro,
oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro.
Non potete servire Dio e la ricchezza.
La baraccopoli di Koroghoco a Nairobi, in Kenya
Korogocho è una delle tante baraccopoli di Nairobi, la capitale del Kenya.
Nairobi ha circa quattro milioni di abitanti.
E’ ormai accertato che su quattro milioni di abitanti, oltre due milioni di abitanti, il 60% della popolazione di Nairobi, vive in baraccopoli.
E quello che è ancora più sconcertante è che non solo la maggioranza della popolazione di Nairobi viva in baracche, ma che il 60% della popolazione di Nairobi, quindi oltre due milioni di abitanti, è costretta a vivere dentro l’1,5% della terra totale di Nairobi.
Le bestie selvagge nei parchi nazionali del Kenya sono trattate molto meglio del 60% della popolazione della capitale del Kenya.
Non
solo, quello che sconcerta, dentro questa drammatica realtà, non è solo la
sardinizzazione delle persone, che avviene naturalmente se così tanta gente è
costretta a vivere in così poco spazio, ma è anche il fatto che le baracche
stesse, dentro queste baraccopoli, in buona parte non sono proprietà dei
baraccati, ma di gente che vive un po’ più discretamente e che vive alle
spalle dei baraccati, cioè ottenendo l’affitto.
Generalmente si ammette che
il 70-80% della popolazione che vive in baraccopoli vive pagando l’affitto ad
altri che possiedono queste baracche, e qui si innesca tutto il meccanismo
dentro le baraccopoli di Nairobi di sfruttamento del povero col povero.
C’è
da aggiungere, atto molto grave, che neanche questo 1,5% della terra di Nairobi
in cui i baraccati sono costretti a vivere appartiene ai baraccati, ma
appartiene al governo.
Il governo quando ha necessità (e qui si innesca il
meccanismo della corruzione totale governativa ) per pagare i ricchi, gli
speculatori finanziari, per l’appoggio politico, offre loro un pezzo di questo
terreno.
Il governo dà 24 ore di preavviso ai baraccati che vengono poi buttati
fuori e spinti più in là.
Si può allora immaginare che il risultato di questa
politica è devastante.
Prima di tutto nessun baraccato ha voglia di abbellire
un po’ la sua baracca o di trasformare il suo ambiente. Vive in questa
condizione di radicale, totale precarietà con un unico servizio offerto dal governo, quello dell’acqua
che però è rivenduta dagli stessi abitanti a prezzi maggiorati.
Non ci sono
altri servizi da parte del governo.
Le conseguenze di questo diventano poi
chiare: le malattie che infestano questa zona.
Situazioni come quella
dell’AIDS, che costituisce una delle maggiori minacce alla popolazione dei
baraccati di Nairobi. C’è chi parla del 50% di sieropositivi nelle
baraccopoli.
Lo sfacelo sociale è talmente chiaro: è inutile parlare di
famiglie, buona parte sono donne con bambini e senza un marito. La sicurezza è
violenza, violenza drammatica a volte nelle baraccopoli.
Violenza incredibile
che si sperimenta dove nessuno esclude nulla, perché in fondo è la lotta alla
pura sopravvivenza.
Ecco
il quadro, direi, delle baraccopoli di Nairobi, ma, forse per capire ancora di
più la situazione delle baraccopoli e l’incredibile realtà di Nairobi,
dobbiamo tenere presente che davanti a tanta sofferenza e a tale sofferenza
umana dei baraccati che costituiscono il 60%, dall’altra parte c’è una
ricchezza ostentata che lascia sbalorditi.
AIUTALI, SE PUOI!
http://www.korogocho.org/
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