san Paolo

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D’improvviso lo avvolse una luce dal cielo (At 9,3)

domenica 30 settembre 2012

Le vostre ricchezze sono marce

Lettera di Giacomo (5, 1-6)



1 E ora a voi, ricchi: 
piangete e gridate per le sciagure che cadranno su di voi! 

2Le vostre ricchezze sono marce,  
3i vostri vestiti sono mangiati dalle tarme. 

Il vostro oro e il vostro argento 
sono consumati dalla ruggine, 
la loro ruggine si alzerà ad accusarvi 
e divorerà le vostre carni come un fuoco. 




Avete accumulato tesori per gli ultimi giorni!  

4Ecco, il salario dei lavoratori 
che hanno mietuto sulle vostre terre, 
e che voi non avete pagato, 
grida, e le proteste dei mietitori 
sono giunte agli orecchi del Signore onnipotente.  

5Sulla terra avete vissuto in mezzo a piaceri e delizie, 
e vi siete ingrassati per il giorno della strage.  

6Avete condannato e ucciso il giusto 
ed egli non vi ha opposto resistenza.






Matteo (6, 19-21.24)

 19Non accumulate per voi tesori sulla terra, 
dove tarma e ruggine consumano 
e dove ladri scassìnano e rubano; 
 20accumulate invece per voi tesori in cielo
dove né tarma né ruggine consumano 
e dove ladri non scassìnano e non rubano.  
21Perché, dov'è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.

24Nessuno può servire due padroni, 
perché o odierà l'uno e amerà l'altro, 
oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. 
Non potete servire Dio e la ricchezza. 





La baraccopoli di Koroghoco a Nairobi, in Kenya

Korogocho è una delle tante baraccopoli di Nairobi, la capitale del Kenya. 
Nairobi ha circa quattro milioni di abitanti.

E’ ormai accertato che su quattro milioni di abitanti, oltre due milioni di abitanti, il 60% della popolazione di Nairobi, vive in baraccopoli. 

E quello che è ancora più sconcertante è che non solo la maggioranza della popolazione di Nairobi viva in baracche, ma che il 60% della popolazione di Nairobi, quindi oltre due milioni di abitanti, è costretta a vivere dentro l’1,5% della terra totale di Nairobi. 

Le bestie selvagge nei parchi nazionali del Kenya sono trattate molto meglio del 60% della popolazione della capitale del Kenya. 



 

Non solo, quello che sconcerta, dentro questa drammatica realtà, non è solo la sardinizzazione delle persone, che avviene naturalmente se così tanta gente è costretta a vivere in così poco spazio, ma è anche il fatto che le baracche stesse, dentro queste baraccopoli, in buona parte non sono proprietà dei baraccati, ma di gente che vive un po’ più discretamente e che vive alle spalle dei baraccati, cioè ottenendo l’affitto. 

Generalmente si ammette che il 70-80% della popolazione che vive in baraccopoli vive pagando l’affitto ad altri che possiedono queste baracche, e qui si innesca tutto il meccanismo dentro le baraccopoli di Nairobi di sfruttamento del povero col povero. 

C’è da aggiungere, atto molto grave, che neanche questo 1,5% della terra di Nairobi in cui i baraccati sono costretti a vivere appartiene ai baraccati, ma appartiene al governo. 
Il governo quando ha necessità (e qui si innesca il meccanismo della corruzione totale governativa ) per pagare i ricchi, gli speculatori finanziari, per l’appoggio politico, offre loro un pezzo di questo terreno. 
Il governo dà 24 ore di preavviso ai baraccati che vengono poi buttati fuori e spinti più in là. 

Si può allora immaginare che il risultato di questa politica è devastante. 
Prima di tutto nessun baraccato ha voglia di abbellire un po’ la sua baracca o di trasformare il suo ambiente. Vive in questa condizione di radicale, totale precarietà con  un unico servizio offerto dal governo, quello dell’acqua che però è rivenduta dagli stessi abitanti a prezzi maggiorati. 
Non ci sono altri servizi da parte del governo. 

Le conseguenze di questo diventano poi chiare: le malattie che infestano questa zona. 
Situazioni come quella dell’AIDS, che costituisce una delle maggiori minacce alla popolazione dei baraccati di Nairobi. C’è chi parla del 50% di sieropositivi nelle baraccopoli. 

Lo sfacelo sociale è talmente chiaro: è inutile parlare di famiglie, buona parte sono donne con bambini e senza un marito. La sicurezza è violenza, violenza drammatica a volte nelle baraccopoli. 
Violenza incredibile che si sperimenta dove nessuno esclude nulla, perché in fondo è la lotta alla pura sopravvivenza. 




Ecco il quadro, direi, delle baraccopoli di Nairobi, ma, forse per capire ancora di più la situazione delle baraccopoli e l’incredibile realtà di Nairobi, dobbiamo tenere presente che davanti a tanta sofferenza e a tale sofferenza umana dei baraccati che costituiscono il 60%, dall’altra parte c’è una ricchezza ostentata che lascia sbalorditi. 

Davanti a Korogocho, a tre chilometri di distanza c’è una delle zone più ricche di Nairobi, Muthaiga, con una ricchezza, con delle ville, con delle case che farebbero sognare anche noi in Europa. E questo fianco a fianco, faccia a faccia. E’ questa la cosa che colpisce di più a Nairobi: puoi passare dal paradiso all’inferno nel giro di pochi chilometri o di pochi metri.

AIUTALI, SE PUOI! 

http://www.korogocho.org/

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